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CHI SONO

 
     
  GIANANDREA PASQUINELLI toscano di nascita (nasce a PortoFerraio (LI) il 16 Novembre 1958), ma bolognese di adozione, affianca la sua professione di Professore Associato di Patologia Clinica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna alla grande passione per la musica blues, ed in particolare per l'armonica diatonica.  
  Grazie a questa viscerale spinta nei confronti dello strumento,con la quale, tra l'altro, si esprime ad altissimi livelli (provare per credere: digitate "gianandrea pasquinelli" su YouTube), decide di iniziare a raccogliere impressioni, recensioni, foto e materiale vario, tutto facente parte dell'universo musicale del Blues.  
  Avvalendosi anche di grandi esperti di customizzazione (Massarutto, De Simone, Plunz...) realizza a partire dal 1998 anche una serie di video didattici che raccoglie nel sito che state visitando.  
  Ogni anno non perde l'occasione di presenziare al World Harmonica Festival di Trossingen, dal quale poi redige un report corredato di foto e video, messo a disposizione degli amanti del genere.  
  Ecco cosa diceva di sè nel sito "blues&blues":  
  "...Fino al 1977 vivo a Roma; seguo la stagione del rock su cui mi formo come ascolto; ho l'opportunità di vedere al Piper il primo concerto dei Genesis in Italia (avevo 13 anni!); seguono Jethro Tull, Frank Zappa, Gentle Giant, King Crimson, Van der Graaf Generator, Lou Reed etc.; coesistono in quegli anni anche i casini per sfondare ai concerti, senza pagare, le "canne" etc. Il blues per me nasce con l'ascolto di Roberto Ciotti (acustico e fedele alla tradizione) e i Blue Morning (blues/jazz/progressive) gruppo underground romano con un bassista, mi sembra di ricordare, orientale e al sax Maurizio Gianmarco.
Un amico di "merende" (che mi accompagnava ai concerti) mi fa sentire un disco dei Chicken Shack (il primo LP) e rimango folgorato; inizia subito la ricerca di altri gruppi di British Blues: Savoy Brown, Martha Velez, John Mayall, Fleetwood Mac, e di White Blues: Canned Heat. La ricerca continua e tramite il doppio dei Fleetwood a Chicago giungo alle fonti: W. Dixon e M. Waters. Il primo concerto straniero a Roma è ovviamente John Mayall.
Mi sposto a Bologna (settembre 1977). Frequento l'università e vivo l'atmosfera vitale dei "fuori sede". Amo Duster Bennet (armonica in Fleetwood Mac) e Junior Wells (periodo Delmark). Nasce la voglia di suonare l'armonica. Nessuno te la insegna e dopo un'esperienza didattica con un suonatore di cornamusa che si spaccia per armonicista mi ci dedico da autodidatta. Parallelamente frequento un locale o meglio un'osteria "il circolo pavese" dove opera un'associazione "Blueskell", che propone settimanalmente concerti alternati di folk irlandese e di blues. Con il presidente, Franco Nasi, diventiamo amici e mi presenta al giro dei bluesofili locali, quasi tutti romagnoli, capitanati dal prode Ermanno Costa. Ermanno è un grande suonatore di armonica, un grande conoscitore del genere ed organizzatore di eventi musicali e feste. Ho modo così di vedere R. Ciotti, Listening Here di Reggio Emilia, J.L.Hooker (Imola), E.C. Campbell (paese sperduto della romagna di cui non mi ricordo il nome), Joe Galullo, Nonna Fausta Blues Band (capitanata da Fabio Sassi - poeta, armonica e voce) il primo gruppo di Blues di Bologna, Arthur Miles, Paul Mills, Fabio Treves, Toffoletti, Stefano Zabeo (veneto), Paolo Ganz, Carey Bell, Cocco e Bisson (duo veneto), Cooper Terry, Andy J Forrest - istituzione a Bologna, Ford Blues Band con doppia armonica (Fontanelice), J. Mayall, Peter Green (bufala, perchè è venuta solo la band e lui non c'era - a Pistoia).
Poi, credo che fosse il 1984, sono successe due cose importanti: abbiamo organizzato il primo festival blues di Bologna portando per la prima volta in Italia Musselwhite che si presentò con un sax player ed un pianista e fece un concerto strano e memorabile, (documentato) e poi l'incontro con Menabò che si spostò a Bologna da Ivrea dove viveva. Roberto mi contattò (aveva un indirizzario di appassionati bolognesi e come tale voleva farsi dei conoscenti) e diventammo amici; io nel frattempo partecipavo a jam - la prima fu con Joe Galullo ove un appassionato e caro amico di Bologna - Michele Catarinella che ora dirige l'associazione "BluesBark" e organizza annualmente il festival di blues e soul di Bologna, disse a quella che ora è diventata mia moglie "Sandra hai perso un uomo ma hai trovato un armonicista". No comment.
Con Roberto abbiamo iniziato a suonare in giro per l'Italia - da Varese ad Arezzo - e abbiamo condiviso gioie e dolori di questa professione: dalle situazioni di entusiasmo a quelle della gente o dei gestori che ti chiedono di suonare di più, diverso, o di fare gli auguri di buon compleanno, di chiedere di spostare la macchina etc. Roberto mi ha insegnato a suonare - cioè a stare al mio posto / a rispettare gli spazi / ad essere preciso e puntuale / insomma ad essere più professionale..."
 
  Nel poco tempo libero a sua disposizione, ama rilassarsi così ...  
     
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