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Doveva essere festa? E festa è stata!
Grande serata alla Sala Estense di Ferrara martedì 5 gennaio in occasione del 5 appuntamento col PLAY Mr D'ADAMO 2010, ovvero il concerto in memoria di Antonio D'Adamo, armonicista di rango prematuramente scomparso nel 2005 a soli 45 anni. Il destino crudele che lo ha strappato al mondo nulla può nei confronti degli amici radunati nel suo nome per il degno omaggio a questo grande musicista.
A differenza delle passate edizioni, nelle quali la medesima band supportava tutti gli armonicisti che si sono alternati sul palco, quest'anno ogni armonicista ha giocato la partita con la propria "squadra".
L'onore di aprire la serata è spettato al grande Ermanno Costa e i suoi Bloozheadz (esibizione non a livello ad esempio del suo assolo su Bluerain dei Bluesmen dell'edizione passata).
Subito dopo è il turno dei The Shackers di Fabrizio Sevà (in grande spolvero anche alla voce), che ha provveduto ad alzare l'entusiasmo del pubblico. Sevà ha proposto alcuni classici, con la consueta grinta che lo contraddistingue nelle sue performances.
E' poi stata la volta di The Mesmertone Band capitanata dal poliedrico Federico Pellegrini, con un repertorio decisamente orientato verso il funky, ma non per questo meno interessante e piacevole. Da segnalare un ottimo Michele Guberti alla chitarra.
Si torna decisamente al grande blues con la Cocco PitPat Blues Band con Andrea Cocco nelle vesti di timoniere. Sound della miglior tradizione blues, con Max Pitta (al basso e voce) e un sornione Fabio Sorti eccelso alla batteria.
Cambio di registro durante l'esibizione dell'unico cromatico della serata: dopo il siparietto iniziale di Angelo Adamo (trovatosi, a suo parere, senza il compagno percussionista Lele Barbieri reo di essere rimasto appiedato con la... batteria scarica!), Adamo apre con il secondo preludio per violoncello di Bach -brano compreso in un progetto di Adamo che prevede l'esecuzione di tutti i preludi del compositore tedesco per violoncello - e prosegue con una sua composizione (intitolata "un Po di stelle", giusta scelta per un astronomo divulgatore quale è Angelo, il quale, per l'occasione, attinse l'ispirazione davanti alla spettacolo naturale offerto dal delta del grande fiume). L'atmosfera quasi buia sul palco concorre ad aumentare l'emozione durante l'ascolto di questi brani. Al termine, sbuca come dal nulla il buon Barbieri e dopo un rapido scambio di battute, parte "So What", suonata dai due - anche se in realtà, l'effetto che ne deriva sembra quello di una band ben più numerosa. Inutile tentare la conta della cascata di note fuoriuscite dall'armonica cromatica.
Nel crescendo della serata, è ora il momento di James Monque'D, che con il suo italiano instabile, scalda il pubblico grazie alla sua simpatia. Trascina la platea fino al blues-gospel finale della sua performance dedicato a Dadà e a tutti i musicisti che non sono più con noi. Grande momento, questo, con una band che sfodera un Roberto Poltronieri alla batteria (ma...non suonava basso e chitarra...?).
L'ultima esibizione vede The Blue Boppers capitanati dal gigante Gianandrea Pasquinelli, che, prima di iniziare, sottolinea il clima festoso che ha riunito tanti amici di Antonio per questo quinto meraviglioso appuntamento in suo ricordo. Si riparte quindi col Blues, intervallato da un'ottima rivistazione di Blue Monk a due armoniche, con l'altrettanto grande Gianni Massarutto in veste di special guest.
La chiusura spetta come consuetudine con un brano dedicato a Dadà, interpretato da tutti i musicisti e da tutti i partecipanti.
Una menzione particolare meritano coloro che sono l'anima organizzatrice di questo momento, ovvero Roberto Formignani e i suoi the bluesmen, probabilmente un po' tristi per non aver suonato,ma senz'altro soddisfatti dell'ottimo risultato ottenuto.
Due chiacchere con alcuni degli interpreti a fine serata per rendersi conto di quanto il clima sia stato gioviale, senza star o primedonne. Un esempio che andrebbe senz'altro seguito anche da altre manifestazioni.
Appuntamento all'anno prossimo per la sesta immancabile edizione.
(Paolo Santini) |
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ANTONIO D'ADAMO (6/1/1960-30/1/2005)
Musicista - Armonicista
Musicista autodidatta, si è dedicato per 25 anni allo studio approfondito dell'armonica a
bocca diatonica nella musica blues, rock,country,bluegrass. Ha fatto parte della "Mannish
Blues Band", con la quale ha partecipato, negli anni '80, ad importanti trasmissioni radiofoniche e televisive ( RAI 2 Via Asiago Tenda, Quelli della notte ) e festival blues (Pistoia Blues, Milano Blues Festival, Aventino Blues ecc.. ).
Si è esibito in concerto ed in jam session con diversi artisti di fama internazionale fra i quali Carey Bell, Hiram Bullock, Willy Murphy, Alan King, Andy j. Forest.
Nel 1992 contribuisce alla formazione di The Bluesmen, con i quali si esibisce in diversi festival blues ( Castel San Pietro Terme In Blues, Imola Blues, Ravenna Blues, Aspro Blues, Delta Blues, Liri Blues Winter 2004, Lerici Blues Joint 2004 ecc.. ).
Con questa formazione ha l’onore di aprire i concerti di artisti come: Nine Below Zero ( 2002-2003), Scott Henderson, Dave Alvin, Jorma Kaukonen, ,Paul Geremia, Billy Boy Arnold, Kelly Joe Phelps, Robben Ford.
Discografia :
-The Mannish Blues Band Demo 1 ( 1983 )
musicassetta autoprodotta registrata al White Studio di Ferrara con la quale la band riesce ad entusiasmare Renzo Arbore e a farsi programmare nella trasmissione “quelli della Notte “
-The Mannish Blues Band Demo 2 ( 1986 )
musicassetta autoprodotta registrata al White Studio di Ferrara che contiene diversi brani originali
-The Mannish Blues Band - ’87-90 ( 1990 ) musicassetta prodotta da Musicando
-The Bluesmen - Intrepido Blues ( 1996 ) CD prodotto da Musicando registrato al B & B di Vigarano Mainarda (FE )
-The Bluesmen - The Bluesmen ( 2002 ) CD prodotto dal Comune di Ferrara- Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali e registrato alla N H Q di Ferrara.
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