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  BLOOZE HARP ATTACK  
 

COME E'ANDATA

 
  Abbiamo chiesto all'amico VINCENZO CATTANI di inviarci le sue impressioni sulla giornata di Sabato 11 Giugno 2011 a Imola. Ve le pubblichiamo in Versione Integrale.  
 
 
  Anche quest' anno, come ogni anno, si è svolto Maxwell street (un tributo al luogo dove è nato il rock n' roll), organizzato dall' associazione culturale musicale Blooze People.
L' evento è nato assieme a "Imola in musica" (nel lontano 1996) una manifestazione musicale che coinvolge tutta la città di Imola.
Ma è da oltre 30 anni che l' associazioneBlooze People si "sbatte" per diffondere il verbo del blues in Emilia Romagna.
Quest' anno si  deciso di incentrare Maxwell street sullo strumento principe del blues e della musica da strada: l' armonica a bocca.
Come da programma il ritrovo è stato fissato alle 10.30 di mattina, per assistere al seminario sull'armonica diatonica, ed in particolare sull'armonica diatonica nel blues.
I relatori sono stati:
- Andreino Cocco
- Claudio Bertolin
- Claudio De Simone
- Federico Pellegrini (alias Fred Brindisi)
Il tempo è volato ma è stato molto istruttivo; complimenti ai relatori ch,e oltre al lato prettamente tecnico, hanno fatto capire che il blues non è solo 12 battute, ma è molto di più.
Per il pomeriggio erano previste Jam session per strada. Purtroppo il tempo non è stato favorevole e quindi abbiamo dovuto lasciar stare.
A dire il vero, non mi sento di affermare che le jam non ci siano state; è più corretto dire che sono state spostate, perché la serata è stata una lunga jam session continua.
Non appena il temporale è passato, i fonici hanno fatto i vari sound check e lo spettacolo ha potuto iniziare.
 La serata è stata aperta dal chitarrista reggiano  Nick Crisafi, accompagnato all' armonica da Vins e Alex.
Il trio ha  proposto in chiave acustica due classici del blues.
A seguire è salito sul palco una figura storica del blues italiano, Claudio Bertolin.
Che dire...è il John  Lee Hooker dello stivale.
Una voce potentissima e struggente, un sound che per quanto è semplice per quanto è toccante.
Veramente emozionante.
 
   
 

Ovviamente non potevano mancare le partecipazioni straordinarie, e allora ecco salire sul palco prima Claudio De Simone, poi anche Fred Brindisi.
Terminato lo show di Bertolin e stata la volta del powerduo Cocco-Venturi, accompagnati alla batteria da Eugene Saragoni dei BloozeHeadz.
Esplosivi! Veramente travolgenti, anche grazie all' intervento del sassofono  di Marco Borazio in un paio di pezzi.
Una serata veramente senza tregua musicale, dal momento che, dopo di lor,o sono saliti sul palco The Bluesmen, la storica band ferrarese composta da Roberto Formignani, Massimo Mantovani, Roberto Poltronieri e, per l'occasione, da Lele Bsrbieri, che ha proposto un set acustico, alternando grandi classici del blues a pezzi propri.
E pure con loro le special guest non sono mancate, a partire dalla tromba di Celio Regoli, all' armonica di Ermanno "Red" Costa, alla turbo armonica di Fred Brindisi.
La serata è quasi finita; c'è giusto lo spazio per un ultima band, l' ultima scommessa di Ermanno Costa: I figli di Muddy, un duo acustico formato da Riccardo "Little Ricky" alla chitarra resofonica, e da Elisa Manara alla voce.
In attesa dell' uscita del loro primo album, il duo si è esibito a Imola accompagnato dalla batteria di Max Testa, e dalla chitarra Michele Cacciari (sicuramente il più promettente chitarrista blues imolese).
Il gruppo ha proposto classici del blues reinterpretati in chiave semiacustica, con l' alternarsi di special guest come Fred Brindisi all'armonica Celio Regoli alla tromba e Ermanno Costa all'armonica.
Conclusione della giornata?
A parte la pioggia pomeridiana , è stato veramente divertente. La sera il piazzale si era riempito di pubblico che è rimasto presente fino alla fine.
Insomma, in una parola: un successo.
Ci tengo comunque a ricordare che quest'edizione è stata dedicata a due importanti figure del blues italiano che recentemente sono venute a mancare: Ernesto De Pascale e Raffaele Bisson.
Quest' ultimo, è stato compagno storico di Andreino Cocco, ed è stato ricordato durante la serata dallo stesso Cocco e da Claudio Bertolin.
Oltre a loro un altro riconoscimento è andato al grande armonicista  ferrarese  Antonio D' Adamo.
Franco Benni, responsabile Progetto Giovani del Comune di Imola, lo ha voluto ricordare consegnando ai The Bluesmen una targa, in ricorrenza del trentennale dalla nascita della formazione (a quei tempi The Mannish Blues Band) nel lontano 1981, e del loro primo esordio in pubblico a Imola.
Arrivederci a settembre per il Santerno blues festival!!!

 
   
 
Il vostro "bloozetime" inviato Vincenzo
 
     
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